Trapani
Calda ed accogliente da sempre, Trapani prima di mutare in ciò che è oggi, nasceva dalle acque e da lì aiutava gli uomini a “rimanere a galla”. Era, infatti, un semplice borgo di umili pescatori e commercianti. La sua prima metamorfosi la si deve ai greci che ne rimasero affascinati guardandola dall’alto della mitologica Erice (oggi facilmente raggiungibile in auto, con gli autobus della compagnia) in tutto il suo splendore.
Furono proprio i greci a darle il nome di Drepanum: una falce che brillava sotto i raggi del sole insieme alle sue saline (che si formavano naturalmente per evaporazione dell’acqua marina dalle rocce) e le campagne cangianti e generose nonostante il clima che dalla vicina Africa portava venti di scirocco afoso ed un mare straordinario che ne lambiva le coste offrendo alla vista un piccolo arcipelago di isole che sembrava quasi di poter toccare col palmo della mano (le isole Egadi: Favignana, Levanzo, Marettimo che oggi è possibile raggiungere, passando per la minuscola Formica – abitata nel corso dei secoli da Fenici, Cartaginesi, Greci, Italici, Romani, Arabi, Normanni e oggi proprietà privata e sede di una comunità terapeutica per tossicodipendenti “Mondo X”, fondata da Padre Eligio anche se, amministrata dal Comune di Favignana- imbarcandosi con Aliscafi).
Mondello Palermo
È una frazione turistica di Palermo che dista, dal centro città, una decina di chilometri. La località si trova in una piccola baia, racchiusa e delimitata dal Monte Pellegrino e, antistante, dal Monte Gallo. La breve distanza e l’ampiezza del litorale, circa un chilometro e mezzo, ne fanno la spiaggia più frequentata di Palermo. La sabbia finissima, i fondali bassi, il mare cristallino, inoltre, completano le caratteristiche ideali per coloro che desiderano una vacanza accessibile in un posto da sogno. Inoltre, la località offre un meraviglioso panorama grazie al promontorio di Capo Gallo e al Monte Pellegrino, che costituiscono due riserve protette dove la natura, indisturbata, da sfoggio di sé tra la ricchissima flora e il verde caraibico. Monte Pellegrino e Monte Gallo sono due presenze imponenti nel profilo della costa palermitana, simili a due giganti buoni che vegliano sulla costa.
Cefalù provincia di Palermo
Cefalù è una delle prime domande che si pongono tutti coloro che vengono a conoscenza di questa “Perla del Mediterraneo”, incastonata come una gemma in un’insenatura della costa nord-occidentale siciliana.
Il piccolo e incantevole borgo medievale di Cefalù sorge ai piedi delle Madonie e la sua incomparabile bellezza gli è valsa diversi riconoscimenti per la qualità del turismo.
Cefalù si estende per circa 65 km² a Est nell’area provinciale di Palermo e vanta un patrimonio artistico, culturale e naturalistico di inestimabile valore. Tra chiese risalenti al periodo normanno, stradine lastricate brulicanti di vita, spiagge dorate e casette colorate di pescatori che si affacciano sul mare, rappresenta una tappa imperdibile di ogni viaggio in questa parte di Sicilia, in grado di regalare emozioni indimenticabili ai suoi visitatori sia nei mesi più freddi che durante la stagione estiva.
Isola Bella di Taormina Messina
In una baia del Mar Ionio c'è una piccola oasi che brilla di verde in mezzo al mare cristallino. Separata da una lingua di spiaggia che appare a seconda delle maree, l'Isola Bella di Taormina è stata definita da molti come la Perla del Mediterraneo. La fitta vegetazione mediterranea la rende misteriosa e affascinante allo stesso tempo. La bellezza di questo isolotto ai piedi di Taormina la si apprezza dall'alto, da ogni punto della baia, ma anche dal basso, dalla spiaggia di ciottoli che le fa compagnia e la sorveglia.
Catania
Catania e u mari sunu ‘na cosa sula – Catania e il mare sono una cosa sola. Questa è una di quelle certezze che difficilmente toglierai dalla testa di un catanese. La convinzione che Catania e il mare subiscano, reciprocamente, un’influenza tale da renderli indivisibili, imprescindibili. L’uno arricchisce e valorizza l’altro: Catania la sostanza; il mare l’anima. Un’altra convinzione, questa volta in parte personale, è che niente è come Catania e il mare d’inverno.
Catania nasce dal suo mare: lei è la sostanza, Lui l’anima…
La storia della nostra città è legata al mare che ne bagna le coste, come ogni città marinara, d’altronde. Proprio dalle acque di questo mare sorgono Catania e l’Etna: circa 700.000 anni fa, la Terra dell’Aci si risvegliò e la creazione ebbe inizio. La posizione di Catania è strategica, all’interno della mappatura del mediterraneo. Essa ha reso la città protagonista e vittima di conquiste straniere, sfruttamenti, liberazioni e riconquiste. Chi aveva potere su Catania, nel passato, aveva il dominio sul suo prezioso mare, lo Ionio e il Mediterraneo.
Siracusa
Com’è il mare di Siracusa? Qual è la spiaggia più bella della città? Acque cristalline, sfumature turchesi e azzurre, fondali ricchi di vita, scogli e spiagge dorate rendono il mare siracusano una meta ideale per chi visita la città. Partendo dal legame tra Siracusa e il suo mare, passiamo in rassegna le contrade marine più suggestive, frequentate e conosciute, uno scrigno di storia, bellezza e natura incontaminata.
Marina di Ragusa
Marina di Ragusa nasce come villaggio di pescatori, ed era inoltre il nodo principale per l’esportazione di carrube, cereali, caciocavallo. Nel XVI secolo fu infatti dotata di una torre d’avvistamento per difendersi dai pirati, la Torre Cabrera, a pochi metri dal mare e dal porto vecchio, già molto attivo ai tempi della dominazione bizantina ed araba. La fase di sviluppo moderno iniziò nel 1870, quando si aprirono le prime miniere di asfalto, che permettevano di dare avvio all’esportazione a livello mondiale: l’asfalto di Marina di Ragusa raggiungeva Parigi, Amsterdam, Pechino e tante altre importanti metropoli in tutto il mondo.
Agrigento
Sui fondali dell’Agrigentino è stato rinvenuto un giacimento archeologico che fa luce su uno degli ultimi drammatici momenti dell’Impero Romano: quando i Vandali sconvolsero la Sicilia e le province africane
Caltanissetta
Caltanissetta è la Sicilia dello zolfo e del frumento. Ma anche un crogiolo di leggende, misteri e dicerie che raccontano cinquemila anni di storia difficili da ricostruire perché poche le testimonianze. Siamo al centro dell’isola, a Caltanissetta, tra le colline gialle d’inverno e verdissime in primavera; tra le campagne sperdute, le strade e i palazzi che ci ricordano un po’ di medioevo e un po’ di rinascimento.
Enna
La nascita della città di Enna si perde nella notte dei tempi, i primi resti sono quelli riconducibili ad un abitato dell’età del rame posto nell’area di Via Borremans. Con i primi contatti tra gli indigeni siculi ed i greci, quindi intorno al VII sec a.C. Enna inizia a uscire dalle nebbie della preistoria. Essa compare con il nome antico Henna, che con ogni probabilità risale all’antica lingua indigena preindoeuropea ed è quindi non più comprensibile nel suo significato originario.