Ma prima qualche informazione sull’isola di Panarea può essere utile, no?
Panarea è un’isola ideale per trascorre piacevoli vacanze a contatto con la natura, il mare, le rocce, scoprire le sue piccole baie, dalla famosa Cala Junco con i resti di un villaggio preistorico, alla baia degli Zimasi, l’unica con una spiaggia di sabbia, alla più raccolta Drautto. 
Ma ci sono anche tutti gli isolotti antistanti, e, dalla parte opposta al piccolo porto e centro abitato, la bellissima costa rocciosa piena di anfratti in cui si insinua un’acqua cristallina. E, a chi piace, soprattutto in agosto, anche un (bel) po’ di vita mondana… 

Panarea è la più piccola (3,4 km²) e la più bassa delle Isole Eolie (421 metri nel punto più alto, il “Timpone del Corvo”). Con gli isolotti di Basaluzzo, Spinazzola, Lisca, Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera (quasi scomparsa) e gli scogli dei Panarelli e delle Formiche, forma un piccolo arcipelago fra Lipari e Stromboli posto su un unico basamento sottomarino. 

La macchia mediterranea di Panarea è composta, come nelle altre isole Eolie, da fico d’India (Opuntia ficus indica), lentisco (Pistacia lentiscus), ginestra (Spartium junceum), cappero (Capparis spinosa) e olivo secolare (Olea Europae), resti di antica vocazione agricola dell’isola (le vigne che esistevano settanta anni sono scomparse anche se esistono tentativi di reimpiantare la coltura). La vegetazione nativa è stata poi contaminata da molte specie di piante, con le crescenti costruzioni turistiche di abitazioni private. 

Per quanto riguarda la fauna, a Panarea si può osservare il falco della regina (Falco eleonorae), il corvo imperiale e (Corvus Corax), alcuni grandi cormorani (Phalacrocorax carbo) e il gabbiano reale (Larus argentatus) che nidificano sulle pareti inaccessibili della costa occidentale. Il geco (Tarentola mauritanica), inoffensivo e utilissimo predatore di insetti, caratterizza la fauna dell’isola. 

L’isola non è solo un luogo di vacanza, ha ovviamente anche una storia umana e geologica che varrebbe la pena approndire prima di passare le vacanze a Panarea. 

Panarea, ieri ed oggi 

Ad oggi, la popolazione di Panarea è di circa 200 abitanti stabili (in inverno, durante i mesi estivi arriva a decuplicare con l’arrivo dei turisti). Gli isolani vivono principalmente di turismo, che è esploso alla fine degli anni Settanta, ma che ha avuto inizio fin dalla fine degli anni Cinquanta, con la scoperta delle isole da vacanzieri avventurosi in cerca di un semplice oasi di vita a contatto diretto con la natura. Alla sensazione di stranezza, il fascino e la sensazione di “perdersi” nella natura, che procuravano questi luoghi nel periodo del dopoguerra, sono ispirati i film Stromboli di Roberto Rossellini (1950) o il più celebre L’avventura di Michelangelo Antonioni (1960), girato in gran parte a Panarea, Lisca Bianca e e Basiluzzo. 

Ad accrescere il suo (ex) fascino selvaggio il fatto che, a parte una piccola spiaggia, si accede al mare solo da rocce e piccole spiagge di ciottoli. Si possono fare splendide passeggiate fra i vicoli o salendo alla montagna su antiche mulattiere, tra i mille colori.

Panarea

Panarea

Panarea

Panarea

Panarea

Panarea

Panarea

Panarea